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Rifasatori

 

La tradizione della gestione del rifasamento industriale

La linea di rifasatori automatici DPFC, ha portato Microidea a farsi largo nel mondo del rifasamento industriale e della green energy già dal 2009. Per Microidea il concetto di qualità dell’energia consumata sta alla base di tutta la produzione. Utilizzare tutta l’energia che si paga non è affatto una cosa scontata ma è un obbiettivo da perseguire con attenzione e costanza.

A cosa servono i rifasatori?

Ridurre lo sfasamento fra la tensione e la corrente indotta da un un carico reattivo è lo scopo dei rifasatori.

Quale problema risolvono i rifasatori?

Ogni volta che un motore elettrico o un trasformatore è in funzione, preleva una certa quantità di energia dalla rete generando anche una percentuale di energia contraria (Data dallo sfasamento tra tensione e corrente) che si oppone al passaggio dell'energia "utile". 
 
Questo fenomeno, noto come sfasamento, è dannoso in quanto costringe a prelevare dalla rete più energia di ciò che effettivamente serve per compiere un determinato lavoro. 
 
Le perdite di energia possono essere ingenti e per gli impianti industriali l’energia elettrica rappresenta una fonte di costo notevole. Riuscire ad ottimizzare e annullare tutte le dissipazioni di energia porta ad un grande risparmio economico. 

Il compito dei rifasatori è molto importante perché questi dispositivi servono a mantenere il fattore di potenza dell’intero impianto entro i limiti prefissati ed imposti dall’Ente Nazionale evitando così di incorrere in sanzioni economiche anche pesanti.

Quindi sommando il risparmio energetico alle sanzioni evitate il rifasamento automatico con condensatori diventa molto importante per qualsiasi azienda. Ottimizzare il consumo elettrico permette enormi vantaggi, meno sprechi e meno sanzioni.

Non solo, i rifasatori impattano positivamente anche sul consumo di elettricità, poiché mantenendo il power factor vicino al fattore ottimale unitario, evitano sprechi o sovraccarichi.

Come funziona un rifasatore automatico trifase?

Il rifasatore è uno strumento che nasce da un problema noto nel campo elettrotecnico legato alle caratteristiche intrinseche dei motori elettrici. 

Un rifasatore trifase  riesce a leggere in real-time lo sfasamento corrente / tensione assorbita dal carico e con un algoritmo studiato appositamente, inserisce e disinserisce banchi di condensatori che consumano parte dell’energia assorbita. Tale energia viene così trasformata in energia utilizzabile riducendo lo sfasamento naturalmente creato da tutti i sistemi industriali che utilizzano motori elettrici, saldatrici o nel mondo del HVAC (riscaldamento e raffreddamento).

Si definisce rifasamento ogni tecnica utilizzata per aumentare (Si dice comunemente migliorare) il fattore di potenza di un dato carico, per ridurre, a pari potenza attiva assorbita, il valore della corrente che circola nell'impianto. Ciò permette di ridurre l'assorbimento di potenza reattiva proporzionalmente ai macchinari e alle linee esistenti in un sito industriale. 

I problemi di un impianto elettrico non rifasato

Il problema di un impianto elettrico non rifasato è che assorbe più energia di quella necessaria. In più,  Il rifasamento degli impianti ha acquistato importanza poiché l'ente distributore dell'energia elettrica ha imposto clausole contrattuali attraverso i provvedimenti tariffari del CIP (nº 12/1984 e nº 26/1989), e recentemente attraverso quelli dell'AEEG (delibera n. 654/2015/R/eel del 23 dicembre 2015) che obbligano l'utente a rifasare il proprio impianto, pena il pagamento di una penale.